La rivoluzione scientifica. Galilei e Bacone

 La rivoluzione scientifica. Galilei e Bacone

I caratteri e lo scenario della rivoluzione scientifica


La nascita della scienza "quantitativa"

Nella scienza moderna e nel medioevo si utilizzano metodi differenti, che si basano:

  • sull'osservazione sistematica dei fenomeni naturali grazie allo sviluppo della tecnica;
  • l'applicazione del calcolo matematico.
La scienza acquista un elevato grado di esattezza, diventando "scienza quantitativa". La vecchia scienza aristotelica si concentrava sulla qualità (o essenza) dei fenomeni naturali.
I nuovi ricercatori adoperano lo strumento matematico per le proprie misurazioni.

Gli aspetti peculiari della nuova scienza
Caratteristica della nuova scienza --> l'universalità e la disponibilità al controllo. Essa elabora leggi che valgono per tutti i tempi e tutti gli uomini. Inoltre, questa nuova scienza non nasconde i propri risultati ma li offre alla pubblica verifica e al dibattito.
Un altro aspetto della nuova scienza è la critica al "principio di autorità".
La natura è intesa come il regno dell'ordine causale governato da leggi che l'uomo deve scoprire, grazie all'impiego di potenti strumenti d'indagine.
Il legame tra scienza e tecnica favorisce gli esperimenti scientifici, grazie ai quali lo scienziato può riprodurre artificialmente in laboratorio, garantendosi la massima osservabilità e la ripetibilità del fenomeno indagato.

Il ruolo dell'astronomia
L'epicentro della rivoluzione scientifica è l'astronomia, la quale subisce una profonda trasformazione concettuale e metodologica.
Copernico, Galilei, Keplero-->protagonisti principali del passaggio dalla teoria geocentrica alla teoria eliocentrica.
TEORIA GEOCENTRICA=afferma la centralità della Terra nell'universo;
TEORIA ELIOCENTRICA=sostiene l'idea della centralità del Sole nell'universo.
La teoria geocentrica attribuiva alla Terra una centralità che esaltava la dignità e la perfezione dell'uomo. Con il passare del tempo, gli astronomi cominciarono a sollevare dubbi e perplessità relativamente a questa concezione. Gli scienziati giunsero alla conclusione che il modello geocentrico era incapace di dar conto dei fenomeni. Copernico avanzò per primo questa ipotesi. Galilei dimostrò con il telescopio e i calcoli matematici la sostenibilità dell'ipotesi copernicana; Keplero perfezionò la teoria copernicana.

  • Teoria eliocentrica-->afferma che: la Terra non è nè immobile nè al centro dell'universo;
  • la distinzione di origine aristotelica tra una fisica celeste (movimento circolare perfetto dei corpi) e una fisica terrestre (movimenti imperfetti) venne rigettata poichè priva di valore;
  • l'universo viene ad assumere i caratteri dell'infinità.
Galilei: la nascita della scienza moderna
Grazie alle teorie e alle sue ricerche sperimentali la scienza viene svincolata dalla fede e dall'autoritarismo della tradizione aristotelica, assumendo il carattere oggettivo.

La novità della posizione di Galileo
A Galileo si deve la prima verifica di tipo empirico della teoria copernicana, dotata di un significato fisico oggettivo. Galileo sostiene che il copernicanesimo rispecchia la vera struttura fisica dell'universo. Nel 1609, Galileo scoprì che il Sole è al centro del nostro sistema planetario (svolta epocale).
Galileo ha contribuito dunque alla riformulazione delle basi metodologiche della scienza moderna.
Galileo--> merito della ridefinizione dei rapporti tra la scienza e la religione, la scienza e la filosofia.

Gli studi e le scoperte astronomiche
Galileo sapeva come utilizzare al meglio uno strumento così straordinario come il telescopio. Per questo lo puntò al cielo, per disvelare segreti nascosti da sempre all' occhio "nudo" dell'uomo. Egli riuscì a individuare la presenza delle macchie solari e a stabilire che la Luna presentava catene montuose, valli e crateri simili a quelli della Terra.
Altra scoperta galileiana-->i quattro satelliti di Giove

La condanna e l'abiura
Il padre domenicano Niccolò Lorini condannò l'eresia copernicana-->Galileo si vide costretto ad approfondire l'analisi della Bibbia per chiarire la natura dei rapporti tra la fede e la scienza
-->la Bibbia ha uno scopo etico e religioso, non scientifico. Tra scienza e fede non c'è contraddizione ma separazione di competenze.
Opera di Galileo--> il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, tolemaico e copernicano
Obbiettivo dell'opera: far trionfare la verità della scienza copernicana.
L'opera fu subito dopo censurata e Galileo fu invitato a ritrattarla e fu obbligato a recitare la seguente formula <<Abiuro, maledico, e detesto i suddetti errori ed eresie>>. Galileo fu condannato al carcere e successivamente potè scontare la sua pena nella sua casa di Arcetri.

La critica al "principio di autorità"
principio di autorità-->costruzione astratta e sterile incentrata sull'esegesi dei testi tradizionali. In tale <<mondo di carta>> dominano le sottigliezze verbali e il vuoto formalismo.
ESSENZIALISMO= ricerca l'essenza o l'intima natura dei fenomeni naturali;
FINALISMO= considera le parti che compongono la natura fisica come orientate all'utilità dell'uomo.

Sensate esperienze e necessarie dimostrazioni
sensate esperienze= esperienze compiute mediante i sensi, soprattutto la vista.
osservazione dei fenomeni--> approccio ipotetico-deduttivo, cioè il procedimento che consente di inferire determinate conclusioni partendo da un'intuizione di base, quindi di formulare un'ipotesi attraverso deduzioni logico-matematiche.
Galileo-->formula legge secondo cui tutti i corpi cadono con la stessa velocità, qualora siano in un ambiente privo di attrito. Questa legge fu formulata grazie a una deduzione logico-matematica.
principio di inerzia--> teoria che Galileo elaborò per via di deduzione razionale, secondo cui un corpo mantiene il suo stato di moto rettilineo uniforme in assenza di attrito.

Il ruolo dell'esperimento
cimento=conferma o verifica sperimentale.
La scienza moderna invoca la necessità di creare in laboratorio le condizioni per la verifica delle ipotesi

La visione quantitativa dell'universo
Il metodo scientifico galileiano implica una concezione matematica dell'universo e della natura. Tale concezione giustifica e fonda la possibilità della conoscenza umana che rispecchia mirabilmente la struttura della realtà fisica.
qualità oggettive= riducibili ai rapporti matematici insiti nella natura stessa e sono misurabili in modo oggettivo (es. altezza);
qualità soggettive= esistono solo in relazione ai nostri sensi (es: sapori).
Lo scienziato deve spogliare la natura di ogni considerazione di carattere qualitativo e soggettivo per studiare soltanto i rapporti quantitativi e matematici. Ne deriva una concezione della fisica come "meccanica", una disciplina che esclude dal suo campo di indagine ogni questione relativa ai fini o alle essenze per analizzare unicamente i corpi, le loro proprietà misurabili e le loro connessioni causali.
Galileo--> l'iniziatore della scienza moderna.

Domande pag. 60
1. Galilei dimostrò con il telescopio e i calcoli matematici la sostenibilità dell'ipotesi copernicana. A Galileo si deve la prima verifica di tipo empirico della teoria copernicana, dotata di un significato fisico oggettivo. Galileo sostiene che il copernicanesimo rispecchia la vera struttura fisica dell'universo. Nel 1609, Galileo scoprì che il Sole è al centro del nostro sistema planetario (svolta epocale).
Galileo ha contribuito dunque alla riformulazione delle basi metodologiche della scienza moderna.
2. Egli sostiene che la Bibbia ha uno scopo etico e religioso, non scientifico poichè essa vuole insegnare agli uomini non "com'è fatto il cielo", ma "come si vada in cielo". Tra verità religiosa e verità scientifica non c'è conflitto. Tra scienza e fede non c'è dunque contraddizione ma separazione di competenze.
3. Egli accusa il sapere tradizionale di “essenzialismo” perché ricerca l'essenza o l'intima natura dei fenomeni naturali, e “finalismo” perché considera le parti che compongono la natura fisica come orientate all'utilità dell'uomo.

Domande pag. 62
1. La sensata esperienza, ossia l’osservazione mirata dei fenomeni, che risulta fondamentale per poter formulare ipotesi sensate. Questo è un procedimento induttivo, ossia un metodo di ricerca in cui si osservano i singoli fenomeni ed per ipotizzare una legge che li accomuni tutti. 
2.Il metodo proposto da Galilei è induttivo-deduttivo, perché una volta ottenuta, induttivamente, la legge, esso consente di ricavare, deduttivamente, tutte le possibili conseguenze.
3.Il terzo momento consiste nella verifica dell'ipotesi (cimento), attraverso gli esperimenti: se la verifica è stata positiva, l'ipotesi è vera e a questo punto si può formulare una legge; se è negativa, è falsa e occorre tentarne un'altra.
4.Come è noto, per lo scienziato pisano, il Libro della natura è scritto nella lingua della matematica, i cui caratteri sono triangoli, cerchi e figure geometriche: così afferma ne Il Saggiatore (1623), precisando che, a motivo di ciò, tale libro può essere letto solo da coloro che ne conoscono linguaggio.

Domande pag.29
1. Secondo Bruno, l'uomo è superiore agli animali per il possesso dell'intelletto e delle mani. E' grazie a questi strumenti che egli riesce a operare non solo assecondando le leggi naturali, ma anche al di là di quelle, cioè sfruttandole per creare, con il proprio ingegno, mondi artificiali. Tale capacità lo rende simile a un dio.
2. Secondo le leggende, durante l'età dell'oro gli esseri umani vivevano senza bisogno di leggi, né avevano la necessità di coltivare la terra poiché da essa cresceva spontaneamente ogni genere di pianta. Non esisteva la proprietà privata, non c'era odio tra gli individui e le guerre non flagellavano il mondo.
3. L'azione e la contemplazione, per Bruno, non sono contraddittorie: l'uomo, contemplando la forza creatrice di Dio, che è immanente nella natura, diventa suo emulo e, spinto dal continuo bisogno, si industria sempre di più per far progredire la scienza e la tecnica.
4.Bruno afferma che bisogna intuire il risultato dell'azione della mano, per determinare la qualità della mente dell'uomo.
5.Per Bruno l'uomo non è al centro di tutto, dell'Universo, e non è principio di niente. Introduce il concetto di InfinitoBruno concepisce un universo infinito, infinito sia perché infinitamente esteso, sia perché composto di un numero infinito di parti. È tale l'universo poiché mentre da un lato non è logico che possa avere dei limiti, dall'altro Dio e Natura (dove natura sta per infinito) coincidono.

Commenti